Penso che chi possiede la calma sia un po’ fuori dal
mondo, per questo lo adoro.
Ieri ho deciso di prendermi una pausa, sono andata al
mercato lungo il fiume, niente da comprare, nessuna ricetta esplosiva, solo la
voglia di sedermi per terra ad ascoltare qualcuno cantare per me. Ho visto
gente libera, amici che aspettano amici che si lasciano invadere dai racconti
di un giorno come un altro senza bisogno di strafare con gli affetti falsi,
senza promesse, senza illusioni. Gente che parla di sé e si lascia ascoltare,
senza paura di dover abbassare la voce. Ragazzi soli, senza malizia, col viso
sporco, ma col cuore dentro a quel Momento. Lì sotto il pontile le onde sono
calme e la gente che lì accanto ci lavora, le sente e le vive. Ecco perché quella
commessa ci ha messo un quarto d’ora per farmi una spremuta, io le ho sorriso e
l’ho ringraziata per avermi regalato il Tempo.
Il tedesco stona lì dentro, privato da orari e scadenze
lì non può sopravvivere, arrabbiato, salta la fila e viene servito per ultimo.
E’ bizzarro che per comprendere il bisogno di CALMA io
abbia dovuto impararlo in una metropoli e non dai campi dietro la casa in cui
sono nata.
Ieri ho riso per la bellezza di un universo così distante
da tutto ma vicino a me e magari anche a voi.
Non ho altre parole per descrivere quella calma, l’ho
cercata e mi è arrivata dentro. Chi conosce quella sensazione, comprende…e si
ama.Alice
www.ChiccodiCuore.com
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