"Io vivo spettinata, perchè tutte le cose veramente belle di questa vita spettinano!" Mafalda

lunedì 13 maggio 2013

Pagnozza alla disgraziata!

In giro per la Sicilia sto scoprendo una meraviglia dopo l’altra… assorbo piano piano la calma che vive nelle persone, mi lascio portare dal vento e dai profumi che trascina… Oggi credo proprio sia stato questo vento a portarci a camminare per chilometri senza meta fino a scoprire un profumo che si faceva strada tra le case diroccate lungo i sentieri, abitate da gatti randagi e dall’edera che cresce tra i mattoni di una vecchia cucina abbandonata, ricoperta di fuliggine… Lì dietro, come nelle migliori fiabe, si apre una radura con un chioschetto minuscolo di nome La Casa di Cura di Don Minico "U megghiu postu du munnu"


Niente a che vedere con un ospedale.. No signori, la Cura è proprio la Cucina che il vecchietto dietro il bancone si è inventato da quasi mezzo secolo… Il menù, o meglio la “terapia”,  è semplice: vino rosso e “Pagnozza alla disgraziata” disgraziatamente enorme, disgraziatamente genuina, disgraziatamente favolosa! Una pagnotta enorme, sofficissima, cotta al forno a legna, farcita al momento con salame nostrano e carciofini, melanzane, olive e peperoncini sott’olio, tutto fatto in casa assieme alla moglie.


E poi la firma dell’artista: un filo di olio santo.


Ogni morso è una poesia…


Ogni singolo sapore è un balsamo per i sensi…


Mangio e mi sento rinata nella purezza di quello che ho provato...


Semplicemente… “buòn' ”!



Il vecchietto è un mito per me… E persone come lui per fortuna esistono ancora. E’ fantastico che oltre il caos e la fretta del tempo che ticchetta sotto i piedi, qualcuno abbia trovato un pretesto, un modo come un altro per dire che il Cibo semplice, nato tra le mani di due persone, è la Cura dell’Anima!

Alice

Casa di Cura
Eccola, la Pagnozza alla Disgraziata!
 


 


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